- gennaio 26th, 2015
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- Dollari e goal
Shergul Arshad, dopo l’esperienza alla Roma, ha acquisito i diritti di alcuni tra i più prestigiosi club europei. Dal Chelsea al Barcellona. Mondogoal è una start up che cresce grazie al fantacalcio e alle sinergie nel mondo business.
L’esperienza italiana. La strada scelta come trampolino di lancio per conquistare notorietà e bruciare le tappe è costituita da accordi con le squadre di calcio più conosciute a livello internazionale, chiave di accesso alle tifoserie, numerose e interessate a coronare il sogno di sempre: scegliere i giocatori da schierare in campo e convocare i campioni su cui puntare. Per questo Shergul Arshad, amministratore delegato di Mondogoal, start up che sta crescendo nel fantacalcio, ha chiuso in pochi mesi una serie di alleanze in Italia, Regno Unito e Spagna. Il punto di partenza è stata la Roma, molto facile perché Arshad giocava in casa essendo stato responsabile delle attività digitali (sito, social media, app) e azionista con una piccola quota quando è entrato in scena il gruppo d’investitori guidato dall’americano James Pallotta. Poi, in rapida successione, si sono aggiunte Liverpool, Manchester City, West Ham. Fino ai due colpi grossi, fatti nei giorni scorsi: Barcellona e Chelsea. Queste ultime risultano particolarmente importanti perché sono quelle con il maggior numero di tifosi. Mondogoal è nato nell’autunno 2013, su iniziativa di Shergul Arshad, 44 anni e una passione per il calcio.
L’investimento e l’idea. Il capitale, intorno a 2 milioni di dollari, è stato sottoscritto da 25 soci, con quote generalmente comprese tra 25 e 50 mila dollari. Buona parte degli investitori gravita intorno al mondo del venture capital di Boston, cresciuto negli ultimi anni fino a contendere la leadership di San Francisco e della Silicon Valley. Ne fa parte anche il papà di Shergul, che ha origini pakistane ed è uno degli operatori più brillanti. Gli altri azionisti di Mondogoal sono dirigenti o ex dirigenti di Morgan Stanley, Julius Baer, Amazon, Google, eBay. Tra i fondatori spicca, con una delle quote maggiori, Alberto Forchielli, fondatore e amministratore delegato del fondo Mandarin capita’ partners. La società ha sede nelle Isole de Canale della Manica, mentre per le attività italiane la società capofila sarà in Irlanda.
Il successo. Mondogoal ha esordito in occasione dei mondiali di calcio, nel giugno scorso, mentre il lancio vero è avvenuto in estate con l’inizio della Premier League. Il meccanismo di gioco prevede che ogni iscritto ai gruppi di gara componga la squadra scegliendo i calciatori più in forma del momento, che acquista con il budget previsto, pari a 100 milioni di dollari. Il calcolo dei risultati di ogni partita avverrà sulla base dei rendimenti effettivi avuti dai calciatori nella giornata di gioco reale corrispondente, che vengono trasformati in punteggio secondo le statistiche di Opta sports (gruppo Perform, presente in tutto il mondo, con sede a Londra), scelta perché ritenuta il miglior servizio di statistiche nel settore del calcio.
Engagement non solo virtuale. Le vincite dipendono dal numero dei partecipanti e possono risultare superiori a mille dollari. Il programma di crescita prevede che Mondogoal operi in Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Brasile, Irlanda, Italia. Nei primi due casi non sono necessarie licenze, mentre negli altri si. In ogni Paese vengono rispettate le normative specifiche. Ora l’obiettivo è un salto di qualità. Per questo è in programma un aumento di capitale da 5 milioni di dollari e sono in corso contatti con società di venture capita’. Lo sbocco naturale dell’iniziativa viene considerata la quotazione in Borsa oppure la vendita ad una società di giochi. Italiana o americana, magari presente in entrambi i Paesi.
Tratto da:
Fabrizio Tamburini per Corriere Economia